Denominazione del progetto 

L’Orma dell’Orso: Questa denominazione è stata scelta perché i loghi del Parco Regionale Sirente Velino e di Salviamo l’Orso Onlus hanno in comune la zampa dell’orso e perché il ritrovamento di orme di orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus) nelle aree di intervento sarà lo strumento più diretto per verificare l’efficacia del progetto. La pera e l’orma (in questo caso una sorta di bollino di qualità) nella proposta di logo in Figura 1 simboleggiano il rapporto tra gli alberi da frutto e l’orso, animale onnivoro per eccellenza.

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Figura 1 – Logo del progetto L’Orma dell’Orso

Motivazione del progetto      

Il Parco Regionale Sirente Velino è considerato ai sensi del PATOM (Piano d’Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano) un’area periferica di presenza dell’orso bruno marsicano, cionondimeno è un fondamentale territorio di connessione tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise – PNALM, core area dell’attuale popolazione di orso marsicano – e altre aree potenzialmente idonee, quali la Riserva della Duchessa, il Cicolano e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Secondo le Azioni A4 (Aree di nuova presenza) e A3 (Aree di connessione) del PATOM, il futuro di questa sottospecie dell’orso bruno sull’orlo dell’estinzione dipende strettamente dalla sua capacità di espandersi numericamente al di fuori dell’area storica di presenza del PNALM e dalla sua Zona di Protezione Esterna (ZPE).

Pertanto, Salviamo l’Orso sta attuando misure volte a rendere l’area in oggetto ancora più idonea a ospitare esemplari di orso bruno marsicano in dispersione dal PNALM e/o di eventuali nuclei riproduttivi della specie, garantendo un miglioramento delle risorse trofiche in un territorio in cui la presenza dell’orso, ancorché occasionale, è storicamente provata ed accertata anche recentemente, attraverso il recupero di fruttiferi in stato di abbandono e degradati, sull’esempio dell’ACTION C.7 del LIFE ARCTOS: Incremento della disponibilità trofica per l’orso nell’area del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e ZPE. Il progetto contempla anche una finalità scientifica, dal momento che i segni di presenza dell’orso (orme, escrementi, ciuffi di pelo, ecc.) tra i fruttiferi contribuiscono al monitoraggio della specie, fornendo campioni per il censimento genetico degli individui e per tracciarne gli spostamenti.

Inoltre, uno dei principi di Salviamo l’Orso è quello di diffondere la “cultura dell’orso” facendo sì che ogni iniziativa non resti un’isolata azione di conservazione, ma sia condivisa il più possibile con la popolazione locale e i mezzi di comunicazione per formare una sensibilità diffusa sulla necessità di proteggere questa specie bandiera della fauna italiana e abruzzese e il suo habitat. 

Elementi descrittivi

1. Descrizione del tipo di istituzioni coinvolte

  • Autorità di gestione del Parco Regionale Sirente Velino
  • Amministrazione comunale di Tione degli Abruzzi (AQ)
  • Le scuole presenti nel territorio del progetto

2. Descrizione del contesto, dell’ambiente e degli spazi interessati

Il territorio di riferimento riguarda fruttiferi abbandonati in aree di comprovata frequentazione da parte di esemplari di orso bruno marsicano, all’interno del perimetro del Parco Regionale Sirente Velino, con particolare riferimento alle aree delle Pagliare di Tione, il Piano di Iano e la località Le Vallicelle in Comune di Tione degli Abruzzi (vedi Figura 2).

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Figura 2. Area d’intervento del progetto “L’orma dell’Orso

3. Analisi delle risorse disponibili

Le risorse umane impiegate sono i soci di Salviamo l’Orso ONLUS, mentre il Parco Regionale Sirente Velino ha erogato nel biennio 2014-2016 un contributo per l’acquisto delle risorse materiali necessarie all’esecuzione del progetto.

Finalità

  • Incrementare la presenza sul territorio del parco dell’orso bruno marsicano e favorirne l’espansione numerica, essendo scientificamente provato che il successo riproduttivo di una specie è direttamente proporzionale alla disponibilità di risorse trofiche.
  • Recuperare un rapporto uomo-orso-territorio attraverso la riscoperta di risorse economiche tradizionali che erano parte integrante della cultura dei territori dell’Abruzzo montano e non solo, come testimoniano proprio le pagliare di Tione. La perdita di conoscenze dirette dall’esperienza contadina e pastorale dei nostri avi consta nel deficit di natura e cultura che affligge le popolazioni odierne, private di un bagaglio di conoscenze orali perdute, perfettamente rappresentate dalla situazione di attuale degrado delle colture di un tempo. Il recupero delle stesse non può prescindere da una rinnovata presa di coscienza sull’intimo rapporto tra uomo e natura che per secoli ha caratterizzato le popolazioni abruzzesi, un rapporto di cui la sopravvivenza dell’orso fino ai nostri giorni è forse l’espressione più elevata che dovrebbe inorgoglire tutti gli abruzzesi.
  • Valorizzare aree dalla forte eredità storica e culturale come le Pagliare di Tione (per l’antica funzione delle pagliare nel periodo del pascolo estivo o della raccolta di fieno e paglia).

Strategie

  • Recupero dei fruttiferi in stato di abbandono e degrado e contestuale aumento della produttività degli alberi da frutto e arbusti, con particolare riferimento a Malus sylvatica, Pyrus pyraster, Prunus mahaleb, Prunus avium, Sorbus aria, Sorbus domestica, Sorbus aucuparia, Ribes uva-crispa, Rubus idaea, Rosa canina, Cornus mas, Rhamnus alpina;
  • Diffusione della coscienza ecologica nella popolazione attraverso l’impegno diretto di volontari e l’implementazione di azioni concrete sul territorio;
  • Diffusione, particolarmente rivolta alle scuole e alla popolazione locale, ma anche all’opinione pubblica generale per mezzo stampa e altri mezzi di comunicazione, tra cui sito internet e social media di Salviamo l’Orso, della “cultura dell’orso” non come competitore alle risorse agricole e zootecniche tradizionali, ma come elemento distintivo di un territorio e supremo indicatore della sua qualità ambientale;
  • Azioni di monitoraggio attivo nelle aree interessate dal progetto, favorendo un ritorno di attenzione su aree marginali abbandonate, riscoprendone la forte valenza culturale e naturale legata rispettivamente alla tradizione e alla biodiversità;
  • Come prevede l’Azione D2 del PATOM (Monitoraggio della popolazione), monitoraggio delle presenze di orso nelle aree d’interesse per verificare l’efficacia del progetto, per raccogliere dati sugli spostamenti della specie e fornire eventuali campioni all’Ufficio Biologi del PRSV, contribuendo così al database comune del PATOM. Occorre ricordare che i soci di Salviamo l’Orso già collaborano con la rete di monitoraggio dell’orso bruno marsicano della Regione Lazio;
  • Messa in sicurezza, laddove necessario, di apiari e allevamenti domestici ai margini delle aree di intervento tramite recinzioni elettrificate per evitare danni da orso e prevenire conflitti con i residenti. Questi interventi si rifanno all’ACTION C.5 del LIFE ARCTOS (Cessione in comodato gratuito di recinzioni elettrificate a protezione di bestiame, apiari e colture di pregio in aree ritenute critiche e assistenza tecnica).

Soggetti/Destinatari

Parco Regionale Sirente Velino, Soci di Salviamo l’Orso, comune di Tione degli Abruzzi, scolaresche, opinione pubblica generale.

Tattiche

  1. Individuazione di fruttiferi abbandonati nel territorio comunale di Tione degli Abruzzi e loro georeferenziazione tramite dispositivo GPS.
  2. Analisi agrotecnica e forestale dei terreni per individuare le specie vegetali da conservare e quelle da tagliare.
  3. Richiesta autorizzazione a comune interessato o Parco Regionale per effettuare i lavori di recupero dei fruttiferi.
  4. Realizzazione di materiale informativo sul progetto (cartelli, brochure, pubblicazione su sito dell’associazione Salviamo l’Orso).
  5. Lavori di taglio delle specie infestanti che non siano di interesse naturalistico e liberazione degli alberi da frutto con opportuna potatura degli stessi.
  6. Monitoraggio presenza-assenza delle aree di intervento in accordo con il Parco Regionale.
  7. Incontri di educazione ambientale presso le scuole del territorio.
  8. Lavori periodici di manutenzione.
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Figura 3. Varie fasi di potatura (Novembre 2015; Aprile 2016) e i primi risultati ottenuti (frutti, Agosto 2016).

Budget 

Anno Budget
2014/2015 900 €
2015/2016 900 €

Durata

2014-2016

Bibliografia e sitografia