Il Comune di Rocca di Mezzo ha recentemente avviato la procedura di approvazione del ripristino ambientale dei Piani di Pezza. La decisione arriva dopo un lungo percorso iniziato nel Luglio 2023 da Salviamo L’Orso e dalla Stazione Ornitologica Abruzzese che, venute a conoscenza dell’avvio dei lavori per la realizzazione di un cosiddetto “Stadio del Fondo” in un’area sottoposta a molteplici vincoli ambientali e paesaggistici (siti Natura2000, parco regionale Sirente-Velino, ZSC IT 7110206 ecc.) avevano inviato una formale diffida al Comune.
E’ iniziato così un lungo percorso che, nel luglio del 2023, aveva portato alla sospensione dei lavori e ad un esposto, presentato dalle associazioni, alla Procura della Repubblica dell’Aquila per chiedere alla Magistratura di valutare l’eventuale sussistenza di reati e, nel caso, di procedere al sequestro precauzionale dei luoghi oggetto dei lavori. Dopo aver riconosciuto le buone ragioni degli autori dell’esposto, il cantiere è stato sequestrato e la Procura della Repubblica ha rinviato a giudizio i responsabili della ditta che aveva iniziato i lavori senza le necessarie autorizzazioni. L’udienza è fissata per il prossimo 21 maggio.
Oggi, dopo quasi due anni, siamo felici di notare che è prevalso il buon senso e che l’impegno delle associazioni locali, l’attivismo e il senso civico sono stati ripagati. I Piani di Pezza, infatti, sono un patrimonio di tutti la cui bellezza sarebbe stata stravolta da un intervento inutile che ne avrebbe alterato il fascino per sempre e che tanto somiglia ad altri che ancora oggi deturpano il territorio montano. Tuttavia, ci teniamo a sottolineare come questa storia imponga inevitabilmente delle riflessioni. La prima, sul ruolo decisivo che le associazioni svolgono come sentinelle del territorio. La seconda sull’incapacità e la superficialità con cui molte amministrazioni comunali, con la scusa di promuovere il territorio e lo sviluppo economico-sociale delle comunità, ne svendono il capitate naturale mettendone a rischio la possibilità, per le generazioni future, di usufruirne liberamente.
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