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Comunicato stampa del 27 Aprile 2013

28 Aprile 2013 | Non categorizzato

A seguito della morte del giovane orso marsicano e delle dichiarazioni dell’Assessore regionale Mauro Febbo, Salviamo l’Orso si rende disponibile ad un confronto sulle tematiche di sua competenza.

 A due giorni dalla morte di un giovane orso marsicano avvenuto sull’autostrada A24 nei pressi del casello di Tornimparte, “Salviamo l’Orso” apprende della disponibilità dell’Assessesore regionale alle Politiche agricole e alla caccia Mauro Febbo di rivedere e modificare la Legge regionale 10/ 2003 riguardante la disciplina dei danni causati dalla fauna selvatica.

L’Associazione si rende perciò disponibile ad un confronto sulle modifica della legge regionale che preveda la delega di alcune funzioni agli Enti preposti alla gestione della fauna selvatica ed alle società e Enti che gestiscono le reti stradali, sia per il risarcimento dei danni che per la messa in opera di interventi di prevenzione degli incidenti.

In particolare riteniamo sia urgente realizzare in brevissimo tempo studi sulla mitigazione degli incidenti stradali nelle aree maggiormente frequentate dal plantigrado come il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e la sua zona di protezione esterna e il Parco regionale Sirente – Velino (uno studio è in fase di realizzazione anche al Parco nazionale della Majella oltre al nostro progetto in fase di realizzazione http://www.salviamolorso.it/progetti/sicurezza-stradale-pnalm/).

Torniamo a ribadire che c’è continua evidenza di tratti stradali (e ferroviari) a rischio, in quanto attraversati frequentemente dall’orso, come la strada regionale 83 Marsicana tra Villetta Barrea e Gioia dei Marsi, il tratto stradale Anversa – Villalago – Scanno, i rettilinei tra Trasacco e Villavallelonga, la strada Provinciale 11 tra Secinaro e Rocca di Mezzo, la viabilità di fondovalle della Valle del Liri.

Per quanto riguarda la rete autostradale di “Autostrade dei Parchi”, se pur gli incidenti riguardanti l’orso marsicano sono di natura episodica, riteniamo che una rete di recinzione alta un metro, e spesso coperta dalla vegetazione, non sia assolutamente efficace a contenere la fauna selvatica e tantomeno l’orso marsicano, tant’è che solo per citare il tratto Valle del Salto – Tornimparte sono frequenti gli incidenti con caprioli e cani da caccia per cui un adeguamento della recinzione non e’ piu’ rimandabile anche per la sicurezza degli automobilisti

Confermiamo l’importanza di evitare l’eccessiva,  e spesso inutile, infrastrutturazione viaria e non solo delle aree periferiche ai Parchi e delle aree di connessione ecologica, come nel caso della realizzazione della galleria di Forcamiccia che ha sicuramente aumentato il traffico stradale proprio nell’area della Piana di Campo Felice e Tornimparte, a pochi chilometri dal punto di rinvenimento dell’orso marsicano morto due giorni fa. Da tempo le associazioni ambientaliste avevano comunicato alla Regione l’importanza dell’area per l’orso marsicano ma come spesso succede non se ne’ tenuto conto.

Ci teniamo a sottolineare che tra pochi giorni la Commissione VIA della Regione Abruzzo avra’ la possibilita’ di dimostrare una nuova sensibilita’, se lo vorra’, per la situazione di emergenza in cui versa la popolazione di orso marsicano bocciando in via definitiva il progettato impianto eolico di Pizzoferrato-Quadri tipico esempio di infrastrutturazione di un’area indispensabile alla specie, capiremo allora se alle dichiarazioni seguite all’incidente di Tornimparte seguirà la tanto attesa inversione di tendenza nella gestione dell’habitat dell’orso.

Riteniamo inoltre, che nell’ambito della revisione della Legge regionale 10/2003,  l’erogazione degli indennizzi per i danni provocati dall’orso debba avere una corsia prioritario sia dal punto di vista economico che temporale. Non è più ammissibile infatti che nelle aree esterne ai Parchi dove gli indennizzi sono erogati da Regione e Provincie si debbano aspettare mesi o anni per avere un giusto rimborso, anche in presenza di fondi disponibili.

Montesilvano, 27 aprile 2013

Il Presidente

Stefano Orlandini