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Una parola forte contro l’estinzione: donazione

26 Ottobre 2015 | Non categorizzato

Forse non saremo noi a salvare l’orso marsicano ma il tuo aiuto puo’ fare la differenza !

Cari tutti,

soci di Salviamo l’Orso e amici che ci seguono sul sito o sulla nostra pagina FB, siamo di nuovo a chiedervi un aiuto concreto affinché la nostra associazione possa continuare a lavorare per la conservazione di questa meraviglia che è l’orso marsicano, l’orso dell’Appennino, l’orso più raro al mondo.

Schermata 2015-10-26 alle 21.00.31Da oggi iniziamo una nuova campagna di autofinanziamento che nei nostri piani intende garantire all’associazione fondi sufficienti a completare i progetti in corso e ad iniziarne di nuovi. Chi ci ha seguito fino ad oggi sa che solo nell’anno in corso Salviamo l’Orso si è impegnata senza sosta nella difesa delle nostre montagne in Abruzzo, nel Lazio, in Molise, contrastando progetti di “cosiddetto sviluppo” che altro non sono che devastazioni degli ultimi ambienti selvaggi del nostro Appennino. Dal Terminillo al Gran Sasso per finire con Campitello Matese in Molise, si tenta di far passare l’idea che l’unica valorizzazione possibile sia quella del rilancio del turismo dello sci, quando questo modello è già in crisi sulle Alpi e senza tener conto dei disastri economici ambientali di cui siamo già stati testimoni in Appennino.

Nelle aree di nuova colonizzazione della specie Salviamo l’Orso è in prima linea nel preparare le popolazioni locali al possibile impatto negativo della rinnovata presenza dell’orso. Niente di drammatico che non possa essere ragionevolmente affrontato e ci riferiamo ai danni ai pollai ed ai piccoli allevamenti o alla capacità di ritrovare vecchie abitudini che consentano la convivenza tra le attività umane e l’orso. Orso che d’altra parte può diventare preziosa opportunità per quelle comunità che impareranno a conviverci ed a sfruttare le potenzialità di tipo turistico che la sua presenza offre. Con i fondi raccolti un anno fa e quelli ottenuti da alcune organizzazioni estere abbiamo lavorato dalla scorsa primavera a Pettorano e Rocca Pia (AQ), per rendere più sicuri i piccoli allevamenti ed abbiamo introdotto un insieme di buone pratiche volte a tener lontano gli orsi dal paese. Lo abbiamo fatto proprio a Pettorano dove nel Settembre 2014 un orso fu ucciso a fucilate dal proprietario di un pollaio, per evitare che fatti simili si ripetano.

Abbiamo esteso i nostri interventi relativi alla sicurezza stradale ed alla mitigazione dei rischi di investimento della fauna selvatica dalla SP 83 “Marsicana” ad altre arterie che attraversano l’areale dell’orso ed oramai i nostri cartelli sono diventati quasi il marchio di fabbrica delle “Terre dell’orso”.

Recuperiamo frutteti da lungo tempo abbandonati e seminiamo a perdere alcune aree per fornire nuove fonti di cibo all’orso e nel frattempo stiamo lavorando ad un libro a lui dedicato, un libro fotografico che crediamo vi sorprenderà e vi commuoverà, pieno di immagini inedite e toccanti.

Abbiamo proseguito la campagna di vaccinazione e iscrizione all’anagrafe canina dei cani da lavoro. Dal Parco Regionale Sirente Velino, al PNALM per finire ai Comuni molisani dell’area dell’Alto Sangro, abbiamo continuato l’azione iniziata due anni fa grazie ad un’iniziale contributo ricevuto da PATAGONIA, la nota azienda produttrice di articoli di abbigliamento “outdoor”, sensibile al tema della conservazione e della protezione ambientale.

Innumerevoli sono stati i nostri interventi a difesa dell’integrità delle aree protette dell’areale dell’orso, dalla Riserva della Duchessa al Parco Nazionale della Majella, dal PNALM alla Riserva del Monte Genzana, dal Parco Regionale dei Monti Simbruini al Parco Regionale del Sirente Velino, senza menzionare il nostro continuo impegno nel Comitato per la protezione dei Monti Ernici.

Tutto ciò è stato possibile solo grazie al lavoro ed all’impegno volontario di tanti di noi, ma è costato anche denaro, denaro per pagare gli avvocati che ci assistono , denaro per comprare i recinti elettrificati, denaro per rimborsare i piccoli danni patiti dagli allevatori, denaro per stampare le migliaia di fotocopie relative ai progetti che contestiamo, denaro per la benzina che i nostri volontari utilizzano per essere sempre presenti dove si decide della sorte di un bosco, di una montagna, di un’area protetta, quel denaro che in tanti ci avete generosamente donato e che ci ha permesso di ottenere quello che ci eravamo prefissi e che vi avevamo promesso, rendicontando tutto fino all’ultimo euro.

In questo nostro paese gente come noi è vista fondamentalmente come dei “rompipalle” che mettono il naso dove non dovrebbero per cui le amministrazioni locali, spesso le prime responsabili di una gestione devastante dei propri territori, preferiscono finanziare le “Sagre della porchetta” piuttosto che coloro che si occupano di salvaguardia ambientale. Ebbene questo non fa che rinforzare la nostra volontà di continuare a “rompere le palle ” a chi amministra un bene comune, un bene di tutti noi qual è la natura, come se fosse “cosa loro”……. Per continuare a far questo dobbiamo rimanere quello che siamo, vale a dire una ONG libera da qualsiasi condizionamento e capace di autofinanziarsi. Ecco la ragione di questa nuova campagna di sottoscrizione e dell’appello che vi rivolgiamo.

Non abbiamo bisogno di milioni di Euro. Ci basterebbero solo 3 euro donati da tutti coloro che ci seguono per raccoglierne 20.000 che garantirebbero la prosecuzione di tutte le attività in corso e l’avvio di nuove imprese. Noi crediamo di esserci meritati la vostra fiducia e contiamo sulla vostra generosità e sul vostro genuino impegno a difesa dell’orso e della natura per raggiungere questo importante traguardo….grazie !

http://www.salviamolorso.it/progetti/donazioni/