Vi ricordate l’orsa recuperata moribonda a Sperone (Gioia dei Marsi) circa un mese fa ? Sembra essere stata uccisa dalla tubercolosi bovina.
Le risultanze degli esami eseguiti dal Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, in Grosseto, hanno attribuito ad una infezione da tubercolosi bovina le cause della morte dell’orsa rinvenuta agonizzante dalle guardie del Servizio Sorveglianza e soccorsa dal servizio veterinario del Parco in località Sperone di Gioia dei Marsi, il 14 Marzo scorso.
Non ce ne stupiamo , un epidemia di TBC bovina era scoppiata 2 anni fa nella stessa zona ed era stata affrontata e gestita dagli organi preposti (ASL, Regione, Parco e Forestale) in maniera a dir poco VERGOGNOSA ! La mandria era stata messa in quarantena (si fa per dire …) in una zona accanto ad un fontanile a cui si abbeverava anche la fauna selvatica. Dopo qualche giorno un giornalista aveva raggiunto l’area per rendersi conto della situazione ed aveva rinvenuto la carcassa di una vacca accanto alla fonte.
La necroscopia della femmina d’orso morta un mese fa sembrerebbe ascrivere proprio alla TBC la sua morte. Dalle analisi di laboratorio è emerso che le lesioni principali riferibili a tubercolosi sono a carico dell’intestino, che risulta essere l’organo maggiormente interessato sia da lesioni macroscopiche che microscopiche. Questo rilievo depone per un origine alimentare dell’infezione pertanto si ritiene che l’orsa si sia alimentata tempo addietro di organi di bovini.
Le associazioni tutte, con Salviamo l’orso in testa, negli ultimi 2 anni hanno chiesto ripetutamente all’allora Commissario del PNALM Rossi e al Direttore Febbo la rimozione delle mandrie di bovini che da anni avevano progressivamente invaso l’area del Comune di Gioia dei Marsi e le aree limitrofe, purtroppo invano … E adesso si piangono le solite lacrime di coccodrillo! Non vogliamo infierire sull’inefficienza del Servizio Regionale Veterinario, una vera e propria vergogna, non ci interessa rimarcare il fallimento delle azioni previste dal Progetto Life Arctos lautamente finanziato dalla Comunita Europea, la latitanza del Ministero della Salute o la sostanziale inefficienza del Corpo Forestale dello Stato nel controllo degli armenti e del territorio, ci interessa solo che finalmente si volti pagina e che si passi rapidamente all’azione.
Ci appelliamo al nuovo Presidente del Parco Dott. Carrara, al Sindaco di Gioia, al MATTM ed alla Regione Abruzzo che ha appena firmato un ennesimo protocollo pieno di buone intenzioni … VOGLIAMO CHE TUTTO IL BESTIAME SIA CENSITO E CONTROLLATO … NON A CAMPIONE, ma animale per animale e che quello infettato sia immediatamente traslocato a garanzia della salute del patrimonio faunistico che il Parco gestisce e della salute dei consumatori. E’ ora che quel territorio sia sdemanializzato, la situazione attuale oltre che a giustificare tale scelta la impone, gli usi civici siano sospesi ed il pascolo venga vietato immediatamente in tutta l’area che e’ critica ed importantissima per la residua popolazione di orso marsicano … ORA o MAI PIU !
Il Parco deve avere una sola priorita la salvaguardia di specie ed ambienti per cui fu istituito, e non puo piu tollerare attività che danneggino tale salvaguardia.
Il Presidente Carrara ha l’opportunità di segnalare una discontinuità con le precedenti gestioni e di riaffermare quale deve essere la missione del Parco Nazionale più importante d’Italia, lo faccia ed avrà dalla sua parte una fetta di opinione pubblica molto più grande di quel che si crede. Ci sono tanti modi di compensare l’eventuale rinuncia del Comune al misero affitto che incassa dagli allevatori, il Parco e le istituzioni facciano la loro parte premiando i comportamenti virtuosi e invece la smettano di versare fondi cospicui a chi non lo merita … e tali esempi tra i Comuni del Parco non mancano di certo !
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