In un’epoca in cui la crisi materiale e culturale affolla le città e svuota i piccoli paesi, per le comunità che vivono nelle aree interne montane è sempre più difficile trovare gli stimoli giusti per riaffermare il senso di identità e quel bagaglio culturale che spesso è eroso da un lento e inesorabile spopolamento. Per quei borghi di poche centinaia di anime, una delle ricchezze su cui poter contare è costituita dagli ambienti naturali, talvolta selvaggi, ma preziosi per la vita delle specie che li popolano e il benessere delle persone che, a vario modo, se ne avvantaggiano.
Ogni angolo montano d’Italia potrebbe raccontare una storia del genere, ma qui si vuole evidenziare una porzione di Appennino Centrale a cavallo del versante molisano del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), dove una delle risorse naturali ancora inespresse è l’orso bruno marsicano, simbolo e testimone della salubrità di ecosistemi montani di grande valore ecologico. È noto che l’orso bruno marsicano sia una sottospecie (di orso bruno) fragile, perché è costituita da una popolazione di soli 50-60 individui e per questo dichiarata a forte rischio di estinzione dall’IUCN. L’Associazione Salviamo l’Orso dal 2012 opera per supportare enti e istituzioni preposte alla conservazione dell’orso mediante azioni concrete e per mitigare i conflitti che talvolta si verificano tra l’uomo e l’orso, soprattutto nei territori di nuova espansione della popolazione ursina – grande obiettivo di salvaguardia è quello di agevolare la colonizzazione di territori al di là dalla sua core area, vale a dire il PNALM – specialmente fuori dalle aree protette. E come fare se non grazie all’aiuto delle comunità locali?
“Generazioni, insieme, per l’orso!” è un progetto che Salviamo l’Orso ha ideato proprio per coinvolgere tutte le fasce generazionali di un’area particolarmente fragile per creare momenti di condivisione, scambio, crescita culturale e lavoro volontario su azioni concrete finalizzate a ridurre i conflitti uomo-orso, partendo dal paese di Pizzone per estendersi ai comuni limitrofi, frequentati dall’orso, fuori e dentro il PNALM. Tale progetto è stato candidato al bando nazionale Aviva Community Fund Italia, alla sezione Insieme per il territorio, per ottenere un finanziamento utile a coinvolgere le comunità locali con cui operare per installare, ad esempio, recinzioni elettrificate e mettere così in sicurezza apiari e piccoli allevamenti; effettuare potature agli alberi da frutto fuori dai borghi, quale fonte alimentare per l’orso, per aumentarne la produttività; installare cartelli stradali per sensibilizzare le persone ad una guida cauta per se stessi e per la fauna selvatica; realizzare molteplici attività culturali, educative e laboratoriali, fruendo di luoghi naturali di pregio e del Museo dell’Orso di Pizzone, per accrescere la consapevolezza in giovani, adulti e anziani al rispetto per l’orso e alla sua tutela, affinché questo animale sia riconosciuto come una grande risorsa per tutti.
“Per realizzare questo, vale a dire per migliorare la convivenza tra uomo e orso, c’è bisogno dell’aiuto di tutti” – dichiara l’Associazione Salviamo l’Orso – “perciò è importate sostenere l’iniziativa registrandosi al sito web e votando il progetto al seguente link entro il 30 marzo 2017”:
https://community-fund-italia.aviva.com/voting/progetto/schedaprogetto/16-1018
“Di una cosa siamo convinti: agire culturalmente accresce l’efficacia delle azioni di conservazione per l’orso più raro del mondo!”
Associazione Salviamo l’Orso ONLUS