Cosi un’altra femmina che tra l’altro aveva al seguito il cucciolo partorito quest’inverno è stata investita ed uccisa dalla solita testa di ca**o che viaggiava a velocità superiore a quella consentita sulla SS 17 in Comune di Castel di Sangro. Pochi mesi prima lo stesso era successo poco piu in là, dove l’Abruzzo diventa Molise, a Rionero Sannitico. Abbiamo poco da dire, la notizia ovviamente rovina il nostro Natale e segnala l’impossibilità di vedere la nostra popolazione di orsi finalmente fuori pericolo di estinzione perchè non bastano solo le nascite numerose, segnalate anche quest’anno, se la mortalità di individui giovani ed in età riproduttiva rimane su questi livelli.
Di chi è la responsabilità di questa situazione ?
1) Prima di tutto di coloro che percorrono le strade del PNALM e delle sue zone circostanti a velocità folle e non ci si dica che questo non è vero perchè basta percorrere una sola volta il tratto della Marsicana tra Gioia dei Marsi e Pescasseroli per capire che è solo un miracolo che orsi e lupi non vengano falciati quotidianamente.
2) Dei Comuni, della Prefettura di L’Aquila e del Compartimento provinciale della Polizia Stradale che nonostante il ripetersi degli incidenti non hanno mai proceduto all’installazione degli autovelox per indurre gli utenti a limitare la velocita di percorrenza in tratti che invitano a correre come tra Sulmona e Pettorano , sull’altipiano delle 5 miglia ed in alcuni tratti tra Castel Di Sangro ed Alfedena. I controlli della Polizia Stradale e delle stazioni locali dei Carabinieri sono inesistenti …basta pensare a cosa diventano le strade del parco in periodo estivo. Non ci risultano né una patente ritirata né una sanzione o un veicolo sequestrato per esempio negli ultimi 12 mesi.
3) Dell’ANAS….che ci prende in giro da anni sulla necessità di misure dedicate ad evitare l’attraversamento della carreggiata stradale da parte della fauna selvatica , dei cavalli e delle vacche allo stato brado e poi in pratica non solo non fa niente ma boicotta anche chi vorrebbe fare.
4) Della Regione Abruzzo altrettanto sorda a qualsiasi misura di mitigazione di questo problema.
Salviamo l’Orso è una piccola associazione di appassionati che ha mezzi limitati e non puo certo sostituirsi ad Enti, istituzioni e organi di governo , ma prende l’impegno con i propri soci ed amici ad investigare tutte le vie legali possibili ed appropriate, affinchè tutti coloro qui sopra nominati rispondano delle proprie responsabilità e del danno provocato. Per far questo abbiamo dato mandato ad uno studio legale di fiducia affinchè valuti come procedere.
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