Certa gente perde il pelo, ma non il vizio e non basta il COVID-19 a fermarla, da quanto apprendiamo dai comunicati del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Lo scorso fine settimana a Settefrati (FR), in un’area ai margini della Zona di Protezione Esterna del PNALM, 9 cani sono stati uccisi, di cui 4 a causa di bocconi avvelenati. Infatti, sabato 25 aprile il Nucleo Cinofilo Antiveleno dei Carabinieri Forestali della Stazione Parco di Villetta Barrea rinveniva diverse esche avvelenate che per poco non hanno ucciso il pastore belga malinoise Noche che le aveva fiutate, salvato dal provvidenziale intervento del veterinario del Parco, il Dott. Leonardo Gentile. Tutti i reperti sono stati sottoposti a sequestro da parte dei Carabinieri Forestali della stazione di Atina ai quali auguriamo di scovare e punire il responsabile di questa pratica subdola e anacronistica, che costituisce una minaccia costante per i carnivori, incluso l’orso marsicano.
Inoltre, nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali della Stazione Parco di Gioia dei Marsi e il Servizio di Sorveglianza del PNALM hanno colto in flagranza di reato due uomini che operavano tagli abusivi di legna (per circa 140 quintali) nel Comune di Bisegna e i Guardiaparco del Reparto delle Mainarde hanno accertato lo smaltimento illecito di letame e carcasse di animali in località Pantano della Zittola, nell’Area Contigua del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, da parte di un allevatore del posto.
Ringraziamo i Carabinieri Forestali e il personale di sorveglianza del PNALM per il loro lavoro di prevenzione e repressione di questi illeciti ambientali.