Comunicato stampa del 30/03/2022
“La protezione dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi è prevalente rispetto agli interessi privati, anche economici, come impone la recente riforma Costituzionale.”
Le Associazioni LIPU, Altura, Stazione Ornitologica Abruzzese ONLUS, Salviamo l’Orso, Forum Ambientalista e Forum H2O: “al di là delle singole sentenze a noi favorevoli o sfavorevoli, amministratori ed enti dovrebbero ascoltare queste parole e dare concretezza a ciò che prescrivono le norme nazionali e internazionali in materia ambientale, evitando in radice il contenzioso.”
“L’ambiente è una delle principali risorse della Regione e dovrebbe interessare in maniera particolare a tutti gli abruzzesi” e “non può essere accettata una concezione per cui il patrimonio faunistico sia una sorta di proprietà riservata ai soli cacciatori”, sono solo alcuni dei passaggi che il presidente del TAR Abruzzo Umberto Realfonzo ha riservato alla questione ambientale nel suo intervento in apertura dell’anno giudiziario 2022, richiamando la necessità di conservare la Natura anche per le future generazioni.
In un passaggio, centrale nel suo discorso inaugurale, il Presidente Realfonzo ha ricordato che la tutela dell’ambiente riguarda tutti e che la Costituzione, anche attraverso la recente riforma, ritenuta fondamentale, antepone la protezione dei valori ambientali a quelli privati, anche di natura economica. Ha poi stigmatizzato alcune reazioni scomposte, con posizioni e insinuazioni gratuite, a recenti sentenze dei giudici amministrativi in materia ambientale, che invece rispondono esclusivamente all’affermazione della legalità.
Le organizzazioni LIPU, Altura, SOA, Salviamo l’Orso, Forum Ambientalista e Forum H2O esprimono il loro particolare apprezzamento per questi richiami alla tutela dell’ambiente e degli animali quali esseri senzienti, come ha ricordato il presidente del TAR citando le norme internazionali.
Come ha affermato il Presidente del TAR ricordando l’approccio tenuto per giungere alle proprie decisioni, bisogna “attenersi strettamente alla rigorosa interpretazione della legge, per evitare che la legalità, che vuol dire, le regole della civile convivenza, diventi un fattore di mera facciata e di retroguardia. Ciò a maggior ragione in materia di protezione dell’ambiente”.