In questi giorni si stanno ripetendo gravi episodi di orsi, in particolare femmine con cuccioli, braccati di giorno e di notte da “cacciatori di trofei fotografici” a piedi o in automobile. Queste persone, mosse da un amore malato per la natura, un amore che sa di possesso, di sottomissione di ciò che, in quanto selvatico, più sfugge al controllo e alla comprensione umani, rappresentano un’autentica minaccia per la sopravvivenza degli orsi per motivi che non sarebbe difficile immaginare se la ragione, di cui noi “sapiens” dovremmo essere ben provvisti, non fosse spesso offuscata da egoismo, egocentrismo, cupidigia e brama di conquista, che troppo spesso superano la comprensibile curiosità di trovarsi al cospetto di animali così unici e carismatici.
Inseguire e terrorizzare gli orsi può determinare corse rocambolesche lungo vicoli e strade, con gli animali confusi e stressati che potrebbero incorrere in incidenti stradali con veicoli che sopraggiungono dalla direzione opposta, travolgere pedoni accidentalmente o aggredirli di proposito per aprirsi una via di fuga e perché si sentono minacciati. Poi daremmo la colpa all’orso se si verificassero incidenti ai danni di persone provocati dai comportamenti errati di noi esseri umani?
Questi inseguimenti possono portare alla separazione delle femmine e dei loro piccoli con esiti drammatici come la morte dei cuccioli allontanati dalla madre. L’episodio di Pescasseroli nel 2019 dovrebbe aver insegnato qualcosa.
La mortalità dei cuccioli di orso marsicano è molto alta, stimata intorno al 50% già per cause naturali. Vogliamo apportare anche noi un’ulteriore minaccia disturbandoli? Se teniamo conto che alcune femmine si avvicinano ai centri abitati proprio per allontanare, con la presenza della nostra specie, orsi maschi che potrebbero uccidere i piccoli non loro per poi accoppiarsi con la madre, vogliamo tradire questa fiducia diventando un pericolo peggiore di quello da cui fuggono questi nuclei familiari?
Inoltre, la presenza costante di persone attorno agli orsi e non a distanza di rispetto può provocare in questi animali un condizionamento positivo nei confronti degli esseri umani, inducendoli a comportamenti potenzialmente pericolosi per la loro incolumità, spingendoli sempre più all’interno dei centri abitati in cerca di cibo facile (rifiuti, frutta, bestiame) e aumentando le probabilità di restare vittima di incidenti stradali, come la morte dell’orsa Liberata e di Juan Carrito su tutti avrebbero dovuto dimostrare, smentendo quanti pensavano di fare un favore agli orsi “dandogli da mangiare”.
Bene hanno fatto i sindaci di Villalago e Roccaraso a emanare ordinanze per la tutela dell’orso, ma ora è necessario che le autorità di polizia le facciano rispettare anche ricorrendo a pesanti sanzioni allorché il senso civico di osservanza delle regole e quello etico di non arrecare disturbo agli animali venissero meno.
Rinnoviamo l’invito agli enti locali interessati dalla presenza degli orsi a contattarci per chiedere il supporto dei nostri volontari. Faremo il possibile per aiutarvi!
Dal momento che condividere video di inseguimenti spesso produce più imitazione che disapprovazione nel vasto e distratto pubblico di internet, ci limitiamo a pubblicare solo un fotogramma dell’ultimo video dell’inseguimento di un’orsa con un solo cucciolo, dopo che ne aveva persi due per cause probabilmente naturali.