45 associazioni che lavorano nell’ambito della conservazione hanno firmato una lettera in cui chiedono un incontro ufficiale con il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ed il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida per discutere del disegno di legge che mira a riformare l’attività venatoria in Italia.
Secondo le associazioni, infatti, il DDL avrebbe abbracciato, ad oggi, solo le istanze del mondo venatorio escludendo, di fatto, tutti quei soggetti che lavorano quotidianamente nell’ambito della conservazione e della tutela della natura.
La lettera firmata dal Presidente del WWF, Luciano Di Tizio, evidenzia la volontà di prediligere solo una delle parti in causa “portatrice di un interesse parziale e subordinato rispetto agli interessi diffusi, riconosciuti come valori fondamentali dall’articolo 9 della Costituzione” che, ricordiamolo, dal 9 marzo 2022 include l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, come valori fondanti da difendere anche nell’interesse delle future generazioni, e di cui le sigle firmatarie della lettera sono aperte sostenitrici.
A preoccupare sono, in particolare, quelle proposte che andrebbero “a ridurre ulteriormente le tutele a favore della fauna selvatica, delle aree protette e delle zone fruibili a basso impatto ambientale come l’ecoturismo e l’agricoltura di qualità, motori portanti di sviluppo sostenibile delle comunità in tutto il Paese”.
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