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L’Orso si fa vivo a Colledimacine

19 Maggio 2017 | Non categorizzato

L’Orso si fa vivo a Colledimacine, danneggiando gli apiari della azienda GLAM e ricordando al Parco Nazionale della Majella che non c’è posto per una nuova seggiovia a Gamberale.

Col ritorno della primavera i nostri orsi riprendono il loro vagabondare in cerca di cibo “facile”. Una settimana fa ne ha fatto le spese l’azienda GLAM di Colledimacine, visitata da un orso goloso di api e di miele. È ovviamente nella natura degli orsi, animali furbi ed opportunisti, approfittare delle opportunità che si presentano al loro passaggio, ma è anche una prova che il nulla osta rilasciato dal Parco nazionale per la costruzione di una seggiovia a Gamberale (appena 10 Km in linea d’aria dalla zona del danno) è ingiustificato e da ritirare al più presto.
Come le associazioni avevano sottolineato nelle loro osservazioni inviate in Regione, tutta l’area dei Monti Pizzi è strategica e cruciale per favorire la ricolonizzazione del Parco della Majella da parte dell’orso marsicano, l’orso più raro al mondo e simbolo della Regione Abruzzo. La valutazione di incidenza ambientale presentata dal Comune di Gamberale, sfidando il ridicolo, affermava che l’orso, cibandosi prevalentemente di pesce, non avrebbe avuto motivo di frequentare i territori comunali, ma il diavolo come al solito fa le pentole ma non i coperchi!! Il nostro orsacchiotto ha mandato il suo chiaro messaggio al Sig. Sindaco di Gamberale e si è fermato a gustare l’ottimo miele prodotto dalla GLAM di Giuseppe Falcone.
I danni subiti vanno risarciti al più presto e a questo scopo, dallo scorso anno, la Regione Abruzzo ha approvato la Legge regionale 15/2016 che stanzia alcuni fondi dedicati al risarcimento dei danni da orso fuori dalle aree protette. Ma se anche questa legge non bastasse, la nostra associazione, Salviamo l’Orso, come ha già fatto in passato, si mette a disposizione per risarcire il danno subito da Giuseppe Falcone nell’ambito del suo progetto “Un passaggio per l’orso”, dedicato appunto a coloro che non possono accedere ai rimborsi degli Enti o delle Province. Crediamo infatti che non si possa pretendere che allevatori ed agricoltori paghino da soli i costi della conservazione dell’orso che è specie protetta a livello europeo e nazionale, oltre ad essere vanto della nostra regione.
Ci auguriamo che l’episodio sia un ulteriore incentivo affinché la commissione CCR VIA della Regione e gli organi dirigenziali del Parco nazionale della Majella decidano per un immediato stop al disgraziato progetto della nuova seggiovia di Gamberale, un inutile spreco di fondi pubblici destinato a devastare un’area vocata al turismo naturalistico ed alla conservazione ambientale!

SALVIAMO L’ORSO – ONLUS Pescara 18/05/2017