Relazione finale

 

  1. Introduzione

Nel periodo maggio-novembre 2018 le associazioni Salviamo l’Orso e Dalla parte dell’Orso, beneficiarie di 10.000 € dei fondi resi disponibili dalla Regione Abruzzo per effetto della DGR 751/2017 in riferimento alla L.R. 9 giugno 2016, n. 15 – interventi a favore della conservazione dell’Orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus) – hanno messo in sicurezza da danni da orso 29 attività agricole e zootecniche.

  1. Area di intervento

Le aree di intervento sono state 4 con 7 Comuni coinvolti (Figura 1):

1. Marsica Fucense (comuni di Luco dei Marsi e Trasacco),

2. Valle Peligna (Sulmona, Pettorano sul Gizio, Introdacqua),

3. Alto Sangro (Castel di Sangro),

4. Valle del Sagittario (Cocullo).

La subregione da dove è provenuto il maggior numero di richieste è stata la Valle Peligna, con il 52% rispetto alle altre (Figura 2). I dispositivi di prevenzione dei danni da orso sono stati recinti elettrificati e cancelli a prova di orso nella misura rispettivamente di 23 e 5.

I volontari hanno operato al di fuori dei confini delle aree protette, in complementarietà con le stesse. In alcuni casi, gli interventi sono stati segnalati dalle stesse aree protette, specialmente nel territorio di Pettorano sul Gizio da parte dei tecnici della Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio e a Trasacco da quelli del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise per la richiesta di un solo beneficiario. Nei restanti casi, le richieste sono pervenute attraverso gli uffici regionali o il passaparola. Dei moduli di consegna dei dispositivi di prevenzione in comodato gratuito sono stati predisposti con i loghi della Regione e delle associazioni come prova della ricezione del materiale e dell’accettazione delle condizioni di utilizzo del bene da parte del comodatario.

Figura 1

 

Figura 2

 

  1. Strutture messe in sicurezza

Le strutture messe in sicurezza tramite cancelli a prova di orso sono tutte ubicate nella Valle Peligna (4 a Pettorano sul Gizio e 1 a Introdacqua), mentre nella Marsica Fucense il recinto elettrificato si è rivelato il dispositivo più idoneo. Nel territorio comunale di Pettorano sul Gizio si è provveduto a installare soltanto cancelli a prova di orso per completare l’opera di messa in sicurezza con recinzioni elettrificate avviata nel 2014 dalla Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio e dalle associazioni Salviamo l’Orso, Dalla parte dell’Orso e Rewilding Apennines per il progetto “Comunità a Misura d’Orso del Genzana”.

Gli interventi sono stati realizzati in funzione reattiva e preventiva nei confronti degli eventi dannosi legati alla presenza degli orsi F99 (Peppina) e M19 (Mario). Nel territorio di Cocullo un recinto elettrificato è stato installato in seguito alla frequentazione dell’area della Riserva Naturale Gole del Sagittario da parte di un orso giovane che, tuttavia, non ha provocato danni ad attività rurali.

Le proprietà messe in sicurezza possono considerarsi medio-piccole con perimetri da recintare compresi tra 50 e 450 m. Nella maggior parte dei casi è stata necessaria una recinzione completa. Soltanto tre beneficiari hanno richiesto e ricevuto componenti utili a completare il recinto di cui si erano già dotati autonomamente.

 

  1. Rete di Monitoraggio dell’orso bruno marsicano in Abruzzo e Molise

I rilevatori dell’associazione Salviamo l’Orso (Dottori Mario Cipollone e Simone Giovacchini) per la Rete di Monitoraggio dell’orso bruno marsicano in Abruzzo e Molise (RMAM) hanno trasmesso al focal point regionale (Dott.sa Sefora Inzaghi) ogni eventuale segno di presenza della specie trovato durante le attività di messa in sicurezza, inclusi dei campioni di pelo da sottoporre ad analisi genetica, a testimonianza che l’azione ha contribuito positivamente anche al monitoraggio passivo e opportunistico dell’orso all’esterno delle aree protette.

  1. Tipologia del bene protetto

I beni protetti dalle incursioni dell’orso si possono dividere nelle seguenti tipologie (Figura 3):

  • orto o frutteto;
  • allevamento di animali da cortile;
  • apiari;
  • allevamento ovicaprino;
  • allevamento di animali da esposizione;
  • allevamento di maiali.

La maggior parte delle attività rurali presentavano più tipologie di beni. In un solo caso è stato protetto un allevamento esclusivamente ovicaprino, mentre appezzamenti destinati a orto o frutteto sono stati inclusi nelle recinzioni elettrificate solo in continuità con pollai o stalle. Nel caso di un beneficiario, è stato protetto un allevamento di animali da esposizione, nella fattispecie polli di razza Brahma.

 

Figura 3

 

  1. Efficacia degli interventi

Il materiale utilizzato corrispondeva ai riferimenti tecnici di base enunciati nella Tabella 2 del Programma annuale di intervento 2017 della DGR 751/2017 in riferimento alla L.R. 9 giugno 2016, n. 15. In 10 casi su 29 (34, 48%) le attività rurali trattate avevano subìto danni da orso prima degli interventi di messa in sicurezza. In nessun caso si sono registrati eventi dannosi in seguito all’installazione dei dispositivi di prevenzione, dimostrando la loro efficacia dissuasiva. Ciò è ancor più evidente se si considera che gli orsi hanno continuato a frequentare periodicamente le aree di intervento, come testimoniano le incursioni avvenute su strutture non protette, avvistamenti certi e il ritrovamento di svariati segni di presenza.

  1. Costi

A fronte di 10.000 € ricevuti dalla Regione Abruzzo, la spesa complessiva sostenuta per soddisfare la richiesta di dispositivi di protezione da parte della popolazione, soprattutto in seguito alle incursioni dell’orsa Peppina e dei suoi tre cuccioli nella Valle Peligna e dell’orso Mario nella Marsica Fucense, è ammontata a 18.049,05 €. I restanti 8.049,05 € (pari all’80% in più del budget disponibile) provengono da risorse dell’associazione Salviamo l’Orso, più specificamente dal progetto “Un passaggio per l’Orso”, finanziato da AISPA.

  1. Conclusioni

Il contributo delle associazioni è risultato determinante per prevenire potenziali eventi dannosi su scala più vasta nell’area di interesse e relative richieste di indennizzo a carico della Regione Abruzzo. Gli interventi di messa in sicurezza hanno ridotto l’insorgere di conflitti tra le comunità locali e l’orso bruno marsicano, dimostrando l’efficacia della prevenzione come “migliore pratica” di convivenza con la specie. Le associazioni hanno dimostrato una notevole efficienza, soddisfacendo le richieste nel giro di pochi giorni dal momento in cui sono pervenute. Tuttavia, il budget reso disponibile dalla Regione Abruzzo si sarebbe rivelato insufficiente se Salviamo l’Orso non avesse integrato con fondi propri, provenienti prevalentemente dal progetto Un passaggio per l’Orso, sponsorizzato da AISPA.

In previsione dell’auspicata espansione della popolazione dell’orso bruno marsicano verso altre aree di presenza storica, con l’eventualità che insorgano comportamenti “problematici” in individui giovani e la necessità di intensificare gli sforzi nei territori già interessati dagli interventi, auspichiamo un incremento sostanziale della dotazione economica annuale per l’attuazione della L.R. 15.